Cile, in viaggio nel deserto dell’Atacama

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Il deserto più alto del pianeta!

Sulla mappa è una piccola striscia di terra che si estende dal Sud del Perù al Nord del Cile, una lunghezza come quasi due volte la penisola italiana. Una superficie di centocinquemila chilometri quadrati. Di questi, solo settecento ne ho percorso in due giorni e mezzo nella regione di Antofagasta con Sheryl Lopez, la guida del deserto di Atacama.

Una donna vulcanica, solare, di una straordinaria esplosione energetica.

La spedizione in Cordigliera Occidentale era cominciata alcuni giorni prima da Tupiza, al confine tra Bolivia e Argentina, e proseguiva in Cile per poi ritornare verso il Nord boliviano.

A Hito Cajón, la frontiera Bolivia-Cile, mi aspettava Sheryl, avvocatessa di professione convertita a guida d’alta quota con la vitale missione di far conoscere ai viaggiatori del mondo il popolo indigeno Lickanantay (o Atacameño) che ha abitato e che vive nei secoli dei secoli lì, dove il tempo è fermo da millenni.

Passammo da un’altitudine di 4480 metri, con neve, ghiaccio e temperature di molti gradi al di sotto dello zero del passo del Cajón, al sole, maniche corte e trenta gradi di San Pedro de Atacama, la prima oasi del deserto distante solo quarantacinque chilometri.

Ore, giorni e chilometri pregni di cielo e terra, di polvere, sale e arsenico, di coni vulcanici che si susseguono all’infinito uno dietro l’altro incatenandosi nella cintura di fuoco del Pacifico.

Sheryl si arrampicava e parlava, dava un milione di informazioni al secondo. E preparava da mangiare ballando. Il Sudamerica era nell’ondeggiare dei suoi fianchi, nei suoi occhi neri. In tutto quello che muoveva.

La Valle della Luna, le grotte di sale, le lagune immense gettate come pietre preziose ai piedi dei vulcani, dello stesso colore dell’acquamarina e dei lapislazzuli. I fenicotteri, la volpe delle Ande, gli alpaca e le vigogne. L’alba sui geyser di El Tatio, il parco geotermico più alto della Terra, e il firmamento. Le sue stelle scoppiano in viso per quanto sono vicine. E la Via Lattea entra nelle arterie lasciando polvere di luce ovunque.

Il Tropico del Capricorno passa da qui!

 

(Per info: Sheryl Lopez +56954116058)

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