Il viaggio delle #mineviandanti diventa un diario! Sì, avete capito bene.
Ridendo e scherzando, durante la via Appia ho incontrato il mio editore. Mi ha detto di scrivere le esperienze che stavo vivendo assieme a Federica, e io non l’ho preso sul serio.
Era da un anno che non scrivevo e non avevo idea di quale fosse ancora la mia identità nel mondo dell’editoria: stare dalla parte degli stronzi (quelli che non ti rispondono manco se gli invii l’opera omnia di Cartesio) o stare dalla parte degli sfigati (quelli lì che cercano un editore al posto del grande amore).
Comincio a scrivere ad agosto, mi barrico in casa e scrivo. Poi, mi porto tutto appresso al mare. Il giorno di ferragosto l’ho passato tra gli ulivi di una Puglia arida a scrivere di questo viaggio.
A settembre – fine settembre – consegno per sempre la mia narrazione nelle mani di Les Flâneurs edizioni, una ridente realtà editoriale di Bari. Che ha solo un anno di vita. Una casa editrice indipendente e sana, in cui lavorano giovani professionisti. Ci lavorano come se lavorassero in un colosso editoriale. E questo mi è piaciuto!
Oggi, 17 dicembre, esce il mio primo diario di viaggio, #mineviandanti sull’Appia antica, in tutte le librerie. E io sono sedata in modo naturale, senza l’aiuto di erbe o di farmaci. So solo che Paolo Rumiz, il mio Giove, mi ha curato la prefazione senza troppe chiacchiere o giri. Così, su due piedi. E io ho incassato il colpo.
Stasera, al Vubì-Laboratorio Creativo di Benevento, la prima!
(in foto: la copertina del diario di viaggio).